L'Impero del mai

La Corea del Nord tiene in scacco il mondo con i suoi missili e le sue minacce. Occupa i pensieri delle diplomazie, si fa incasellare come un reperto della guerra fredda, come una mutazione impazzita del ceppo comunista. Il suo leader Kim Jong Il rappresenta l'archetipo di una capricciosa minaccia.
Eppure, a sorpresa, questo stato indecifrabile si rivela capace di suggestioni impreviste: dai romanzi e dai film di James Bond fino agli spot pubblicitari di jeans e assicurazioni, dalla musica underground ai popolari videogames, dalla poesia sul web alle riviste di moda e di architettura, dai fumetti alle mostre d'arte, sono moltissime le occasioni in cui le immagini e i temi della Corea del Nord vengono assimilati, rielaborati, trasformati e rimessi in circolazione.
Gli autori, come nei frammenti di un diario di viaggio, esplorano per la prima volta questo universo di “rappresentazioni” e lo confrontano con la sfuggente realtà della Corea del Nord.
Un percorso che illustra in modo brillante e attuale l'interazione con la Corea del Nord avvenuta lungo due assi principali: "C'è un asse Nord/Sud, che riverbera... la contrapposizione fra due entità politiche e sociali distinte, che si richiamano a un'irraggiungibile realtà ideale, ma per paradosso si caratterizzano da oltre 50 anni in opposizione l'una all'altra, Corea comunista contro Corea rivolta all'America, Corea gulag e Corea libera". L'asse "Est/Ovest è la direttrice sulla quale ci collochiamo noi occidentali, portati a vedere in Pyongyang un perverso, radicale altro, che si lascia reinventare: e meno sappiamo, più siamo tentati di creare sull'immaginario palinsesto nordcoreano."