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Paolo Ferrari

Nella vertigine d’un’assenza

(di vitamorte, di tempospazio e di coscienza)

Prefazione di Sonia Caporossi

agli-estremi dell'Occidente
2022, pp. 296, 15,5x23

ISBN: 9788869681103
€ 26,00
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Sinossi

Nella fase attuale storica sembra cadere tutto il mondo in più d’una vertigine. Dalla pandemia a causa del coronavirus siamo passati ancora prima che questa diventasse endemica, più innocua, meno minacciosa, a una fase di guerra nel cuore dell’Europa con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Putin. Da una vertigine nasce un’altra, ancor più straniante e straniata. Come se l’intero universo fosse scosso da un sussulto profondo, quasi abissale, una voce che vuol dire, vuole spalancarsi, un tremore che scuote il cuore del mondo, il suo pensiero alla ricerca d’un differente stato possibile, sempre che questo sia accessibile e praticabile. Questo libro s’apre in un presente in cui vale l’esistere d’uno spaziovuoto, continuamente e almeno in parte cangiante, nel quale le cose e i pensieri prendono posto, avendo luogo senza occupare. Un differente livello è a fondamento d’una ricerca in forma di narrazione-saggio: uno stadio dell’essere che comprenda uno spazio, un tempo dell’esistere capaci di un mancar-mancaare, con l’apertura a una specifica proprietà del pensare e nominare le cose. Essa è idonea a modulare la condizione umana liberata dalla cosità eccessiva del reale come attualmente è percepito: un’assenza di vitamorte, di tempospazio, di quella facoltà capace di coscienza che finora – almeno nel mondo occidentale – ha ritenuto, essa unica, di dar principio e ordine all’attività pensante e alla comprensione delle cose. Senza tuttavia assumere quale presupposto il mancamento, alterità abissale che dà origine alla realtà dell’intero universo conosciuto.
Dice Nancy: “Il soggetto è quindi ciò la cui relazione con sé passa per la propria negazione ed è questo ciò che gli conferisce l’unità infinita d’inesorabile presenza a sé, persino nella sua assenza, cioè… persino nel suo silenzio”.

Autore

Paolo Ferrari

Scienziato, umanista, artista e musicista. Nel 1969 si laurea in Medicina all’Università degli Studi di Milano, dove frequenta l’Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina e pubblica lavori teorici e sperimentali sull’Inibizione nell’apprendimento condizionato. Vince il Premio Lepetit per la miglior tesi scientifica interuniversitaria (1968-69). Dal ’70 al 73 dirige per il Comune di Milano il centro di psicologia di Cusano Milanino. Vince il Concorso Nazionale per Ricercatore “con libertà di ricerca e insegnamento” (1970), ma non avendo raggiunto un accordo con l’Università circa l’indirizzo di ricerca e insegnamento, nel 1972 lascia l’incarico e fonda con alcuni colleghi Il Centro Studi e Ricerche in Psicologia Clinica. Psicoterapia di Attivazione a Milano. È iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici di Milano. Nel 1981 fonda il Centro Studi Assenza sede dell’omonima associazione scientifico-culturale no profit, luogo di arte, scienza e cura. Prosegue l’attività clinica e la formazione dei terapeuti. Conduce dal 1991 i Seminari in-Assenza e dal 1995 i Seminari di Psicoterapia. Studioso delle attività nervose superiori, in particolare dell’asistema in-assenza, da lui per primo indagato, pubblica Le lezioni dell’Assenza (1994) e i Saggi sull’Assenza. È autore di teatro, poeta e scrittore. In campo letterario esordisce con il romanzo Paolo e il suo compagno senza morte (1978) e come autore di teatro con Astratta Commedia (1998), vincitrice del Premio Navarro. Seguono il poema Europa o l’Assenza (1994), il saggio-testimonianza In-morte Assente (2002) e Le stanze di Rita (2006). Vince il Premio Lorenzo Montano (2008) con Saggio-poema del pensareassente. Progetta e realizza sul territorio Luoghi/Contrade, installazioni site-specific mirate alla qualità del lavoro e del vivere-pensare. Si occupa delle nuove interrelazioni tra architettura, arte, scienza e territorio; pubblica con altri studiosi il volume Psiche, arte e territori di cura (2010). Del 2012 la pubblicazione di Homo-Abstractus. 1364 aforismi/strofepensiero. Vince il Premio Lorenzo Montano (2013) con la prosa inedita Memorie d’inciampo. Esce la raccolta delle poesie scritte tra il 1989 e il 2014 I colpi del-Nulla. Poesie dell’Inconoscibile. Con il segno - (meno) (2014) cui fanno seguito il poema scientifico De Absentiae Natura. Intorno alla nascita d’altro Universo (2015) e il saggioromanzo La destituzione del Giorno del Giudizio (2016). È impegnato con l’équipe multidisciplinare del Centro Studi Assenza nella realizzazione delle Installazioni artistico-scientifiche in progress Un nuovo paesaggio nutre il viandante nei territori di Gaggiano e Cisliano e alla Darsena di Milano. Collabora con Architettura delle Convivenze in progetti artistico-scientifico-architettonici e sociali (Case oltre-la-soglia per minori stranieri non accompagnati; La Città a-venire). L’attuale progetto di arte e cura della città e del territorio è in continuità con le premesse teoriche degli anni ’70 che anticipavano le connessioni tra cura, individuo e società sfociate nella rivoluzione etica, clinica e politica che portò alla legge Basaglia e alla riforma psichiatrica. Tra le recenti pubblicazioni l’opera Opusminus-0. L’impensata complessità dell’universo in-divenire (2019), Nel mancar del mondo (in-atto) la poesia è... e In-assenza di me i pallidi pensieri (2020).

Recensioni
Simona Trunzo, «Glicine. Rivista culturale», 11/12/2022

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