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Paolo Ferrari

Le stanze di Rita

O dei mancanti universali

Saggi di Marco Dotti e Susanna Verri

agli-estremi dell'Occidente
2006, pp. 175, 20,5x12,5cm

ISBN: 9788887510326
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Sinossi

Di struggente intensità drammatica, ma anche ricco di un'imprevedibile ilarità, il dialogo-monologo di Rita si svolge sul filo del paradosso, in un continuo mutamento. Nel suo universo mentale in costante disequilibrio sull'orlo dell'abisso, fenditure sublimi e guizzi improvvisi di fenomenale estro fanno trapelare segnali per una differente libertà dell'umano esistere e pensare. È in gioco la conferma della propria esistenza e di quella di una realtà esterna. “… ho tutto nella mia mente; qualcosa può fuggir via, ma io non voglio. Non voglio non sapere! Debbo essere là dove c'è la coscienza che dici, ma debbo sapere se ci sono; con la coscienza o una qualsiasi altra cosa”. Rita osserva il mondo. Un mondo in cui non vi è generosità e che non la riconosce, ove non c'è posto per la bizzarra e imperfetta idea che lei si è costruita per sopravvivere, o che gli altri le hanno costruito intorno come gabbia o come armatura con cui difendersi da ciò che è diverso. Di nulla quasi le importa, sul piano degli affetti, ne teme troppo la sofferenza. Risponde per lo più come la gente vuole. Soltanto le voci al suo interno le dicono ciò che non va e lei lo riferisce a Giuseppe – il suo io-altro, l'amico e il maestro, l'autore dell'opera? Lungo gli incontri con se stessa e con Giuseppe scopre una o più vie alla volta di un mondo possibile valido per lei e per chi con lei procede in questo ricercare.

Autore

Paolo Ferrari

Scienziato, umanista, artista e musicista. Nel 1969 si laurea in Medicina all’Università degli Studi di Milano, dove frequenta l’Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina e pubblica lavori teorici e sperimentali sull’Inibizione nell’apprendimento condizionato. Vince il Premio Lepetit per la miglior tesi scientifica interuniversitaria (1968-69). Dal ’70 al 73 dirige per il Comune di Milano il centro di psicologia di Cusano Milanino. Vince il Concorso Nazionale per Ricercatore “con libertà di ricerca e insegnamento” (1970), ma non avendo raggiunto un accordo con l’Università circa l’indirizzo di ricerca e insegnamento, nel 1972 lascia l’incarico e fonda con alcuni colleghi Il Centro Studi e Ricerche in Psicologia Clinica. Psicoterapia di Attivazione a Milano. È iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici di Milano. Nel 1981 fonda il Centro Studi Assenza sede dell’omonima associazione scientifico-culturale no profit, luogo di arte, scienza e cura. Prosegue l’attività clinica e la formazione dei terapeuti. Conduce dal 1991 i Seminari in-Assenza e dal 1995 i Seminari di Psicoterapia. Studioso delle attività nervose superiori, in particolare dell’asistema in-assenza, da lui per primo indagato, pubblica Le lezioni dell’Assenza (1994) e i Saggi sull’Assenza. È autore di teatro, poeta e scrittore. In campo letterario esordisce con il romanzo Paolo e il suo compagno senza morte (1978) e come autore di teatro con Astratta Commedia (1998), vincitrice del Premio Navarro. Seguono il poema Europa o l’Assenza (1994), il saggio-testimonianza In-morte Assente (2002) e Le stanze di Rita (2006). Vince il Premio Lorenzo Montano (2008) con Saggio-poema del pensareassente. Progetta e realizza sul territorio Luoghi/Contrade, installazioni site-specific mirate alla qualità del lavoro e del vivere-pensare. Si occupa delle nuove interrelazioni tra architettura, arte, scienza e territorio; pubblica con altri studiosi il volume Psiche, arte e territori di cura (2010). Del 2012 la pubblicazione di Homo-Abstractus. 1364 aforismi/strofepensiero. Vince il Premio Lorenzo Montano (2013) con la prosa inedita Memorie d’inciampo. Esce la raccolta delle poesie scritte tra il 1989 e il 2014 I colpi del-Nulla. Poesie dell’Inconoscibile. Con il segno - (meno) (2014) cui fanno seguito il poema scientifico De Absentiae Natura. Intorno alla nascita d’altro Universo (2015) e il saggioromanzo La destituzione del Giorno del Giudizio (2016). È impegnato con l’équipe multidisciplinare del Centro Studi Assenza nella realizzazione delle Installazioni artistico-scientifiche in progress Un nuovo paesaggio nutre il viandante nei territori di Gaggiano e Cisliano e alla Darsena di Milano. Collabora con Architettura delle Convivenze in progetti artistico-scientifico-architettonici e sociali (Case oltre-la-soglia per minori stranieri non accompagnati; La Città a-venire). L’attuale progetto di arte e cura della città e del territorio è in continuità con le premesse teoriche degli anni ’70 che anticipavano le connessioni tra cura, individuo e società sfociate nella rivoluzione etica, clinica e politica che portò alla legge Basaglia e alla riforma psichiatrica. Tra le recenti pubblicazioni l’opera Opusminus-0. L’impensata complessità dell’universo in-divenire (2019), Nel mancar del mondo (in-atto) la poesia è... e In-assenza di me i pallidi pensieri (2020).

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Erika Carretta legge un brano tratto dal libro