Recensione
Mondo Editoriale, 30/07/2011

Elizabeth Grosz, Caos territorio e arte

Elizabeth Grosz ricerca in questo saggio le “origini” dell'arte. Non le origini storiche o materiali, ma le condizioni in cui nasce l'arte, ciò che la rende possibile a partire da quel turbinante e imprevedibile movimento di forze originarie che chiamiamo caos. Le più importanti realizzazioni culturali, secondo l'autrice, sono il risultato di forze eccedenti e non funzionali di attrazione sessuale legate alla selezione naturale.

Intrecciando le teorie di Charles Darwin, Henri Bergson, Gilles Deleuze, Félix Guattari e Jakob von Uexküll, si delinea un percorso di ricerca filosofica sulle relazioni che l'arte – in particolare l'architettura, la musica e la pittura – instaura tra corpo vivente, forze universali e creazione di futuri impensati. L'esperienza artistica si configura come un processo evolutivo che, tramite l'affinamento delle capacità percettive e affettive del l'uomo, genera nuovi mondi, territori e forme di vita. Un punto di vista originale e rivoluzionario che conferisce all'arte una rilevante valenza politica: al di là della pura dimensione estetica, l'arte è il motore di ogni reale cambiamento.