Recensione
Fabrizio Legger, Il Monviso, 26/07/2009

Wai wai tra Oriente e Occidente. Un grande libro tradotto in molte lingue

Finalmente anche in Italia è stato tradotto uno tra i più popolari romanzi della letteratura birmana moderna: si tratta de “La sposa birmana”, di Ma Ma Lay (1917-1982), una tra le più prestigiose autrici di questo paese indocinese che fu colonia britannica. Il libro è stato edito dalle edizioni O barra O, specializzate in letteratura del Sud-Est asiatico e dell'Estremo Oriente. Ma Ma Lay fu giornalista e scrittrice, ma anche nazionalista e femminista. Si batte contro il colonialismo inglese e l'imperialismo nipponico, colloborò a vari giornali e scrisse diverse opere, ma questo romanzo è certo il suo capolavoro. Narra le vicende di Wai Wai, una giovane donna birmana legata alla famiglia e alle tradizioni del suo paese. Conosce U Saw Han, un birmano che lavora per una compagnia coloniale, se ne innamora e i due si sposano. Ma Saw Han, raffinato e colto, è intriso di cultura e stili occidentali e ben presto i due mondi entrano in collisione. Il romanzo ha un taglio decisamente psicologico, ma ha anche un taglio politico: infatti lo si può leggere anche come una denuncia del colonialismo e di come le nazioni colonizzate finiscano con il perdere la loro anima e la loro identità. Si tratta di tematiche di grande attualità  che fanno di questo romanzo, ottimamente tradotto da Giusi Valent, un libro fondamentale per conoscere la Birmania e le sue specificità culturali. Ricordo che Ma Ma Lay si oppose alla dittatura militare del generale Ne Win e che morì in carcere, a causa dei maltrattamenti subiti. Anche per questo, la sua opera merita di essere letta e conosciuta.