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Paolo Ferrari

De Absentiae Natura

Intorno alla nascita d'altro Universo

Prefazione di Gio Ferri
Postfazione di Luciano Eletti

agli-estremi dell'Occidente
2015, pp. 400, 12,5x20,5

ISBN: 9788897332992
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Sinossi

Fin dal suo esordio con un Preludio che si presenta con i termini di Rimbalzo, Contrazione, Probabilità relativamente alla nascita del nostro Universo, il poema scopre il suo intendimento: narrare in forma di poesia le leggi scientifiche che disegnano e interpretano l’esistenza d’un universo qual è quello che abitiamo. Eventualmente d’un ulteriore mondo dell’esistenza possibile, che sta alla base del mondo consueto. Ma è privo di quell’evidenza eccessiva con cui solitamente l’universo tende a mostrarsi ai nostri occhi.
Siamo di fronte a un’Assenza e ad Absentia; con un ordito dei suoi versi di specifica invenzione s’investiga il cuore pulsante della natura, un poema ‘invasivo’ come dice nella prefazione Gio Ferri, un poema di circa 12.000 versi, ampio com’è ampio l’Universo, capace di autodeterminare i propri confini: la parola poetica, modulata da un fraseggio contrappuntistico continuamente variato – l’Autore è anche musicista e compositore – fa emergere in altro modo, nello stretto accoppiamento delle ‘scienze umane’ con le ‘scienze dure’, le teorie e le leggi che regolano il comportamento della natura che la fisica e la biologia già sono in grado di formulare. Si scopre da subito un universo che, ben diversamente da quanto si presenta alle nostre percezioni o al pensiero immediato, in realtà è. E sul limitare di questo suo essere già è altro da sé e si volge alla sua Assenza, o Absentia, e al suo potenziale divenire (altro da sé).
L’Assenza, l’alterità di cui questo poetare mostra la propria parola, capace di oscillare fin dalle sue radici – sono in fase di ricerca anche una sua esplorazione ed esplicazione orali – dischiudono e danno origine a un nuovo modo di concepire l’universo-mondo: disegnano un grande affresco che, nelle sue parti ora dichiarate, ora celate come dietro a un velo, prospetta un futuro possibile, già per altro in atto.

Autore

Paolo Ferrari

Scienziato, umanista, artista e musicista. Nel 1969 si laurea in Medicina all’Università degli Studi di Milano, dove frequenta l’Istituto di Psicologia della Facoltà di Medicina e pubblica lavori teorici e sperimentali sull’Inibizione nell’apprendimento condizionato. Vince il Premio Lepetit per la miglior tesi scientifica interuniversitaria (1968-69). Dal ’70 al 73 dirige per il Comune di Milano il centro di psicologia di Cusano Milanino. Vince il Concorso Nazionale per Ricercatore “con libertà di ricerca e insegnamento” (1970), ma non avendo raggiunto un accordo con l’Università circa l’indirizzo di ricerca e insegnamento, nel 1972 lascia l’incarico e fonda con alcuni colleghi Il Centro Studi e Ricerche in Psicologia Clinica. Psicoterapia di Attivazione a Milano. È iscritto all’Albo degli Psicoterapeuti dell’Ordine dei Medici di Milano. Nel 1981 fonda il Centro Studi Assenza sede dell’omonima associazione scientifico-culturale no profit, luogo di arte, scienza e cura. Prosegue l’attività clinica e la formazione dei terapeuti. Conduce dal 1991 i Seminari in-Assenza e dal 1995 i Seminari di Psicoterapia. Studioso delle attività nervose superiori, in particolare dell’asistema in-assenza, da lui per primo indagato, pubblica Le lezioni dell’Assenza (1994) e i Saggi sull’Assenza. È autore di teatro, poeta e scrittore. In campo letterario esordisce con il romanzo Paolo e il suo compagno senza morte (1978) e come autore di teatro con Astratta Commedia (1998), vincitrice del Premio Navarro. Seguono il poema Europa o l’Assenza (1994), il saggio-testimonianza In-morte Assente (2002) e Le stanze di Rita (2006). Vince il Premio Lorenzo Montano (2008) con Saggio-poema del pensareassente. Progetta e realizza sul territorio Luoghi/Contrade, installazioni site-specific mirate alla qualità del lavoro e del vivere-pensare. Si occupa delle nuove interrelazioni tra architettura, arte, scienza e territorio; pubblica con altri studiosi il volume Psiche, arte e territori di cura (2010). Del 2012 la pubblicazione di Homo-Abstractus. 1364 aforismi/strofepensiero. Vince il Premio Lorenzo Montano (2013) con la prosa inedita Memorie d’inciampo. Esce la raccolta delle poesie scritte tra il 1989 e il 2014 I colpi del-Nulla. Poesie dell’Inconoscibile. Con il segno - (meno) (2014) cui fanno seguito il poema scientifico De Absentiae Natura. Intorno alla nascita d’altro Universo (2015) e il saggioromanzo La destituzione del Giorno del Giudizio (2016). È impegnato con l’équipe multidisciplinare del Centro Studi Assenza nella realizzazione delle Installazioni artistico-scientifiche in progress Un nuovo paesaggio nutre il viandante nei territori di Gaggiano e Cisliano e alla Darsena di Milano. Collabora con Architettura delle Convivenze in progetti artistico-scientifico-architettonici e sociali (Case oltre-la-soglia per minori stranieri non accompagnati; La Città a-venire). L’attuale progetto di arte e cura della città e del territorio è in continuità con le premesse teoriche degli anni ’70 che anticipavano le connessioni tra cura, individuo e società sfociate nella rivoluzione etica, clinica e politica che portò alla legge Basaglia e alla riforma psichiatrica. Tra le recenti pubblicazioni l’opera Opusminus-0. L’impensata complessità dell’universo in-divenire (2019), Nel mancar del mondo (in-atto) la poesia è... e In-assenza di me i pallidi pensieri (2020).

Recensioni
Poesia, 01/12/2016

Sentimenti Gloriosi

Franco Manzoni, Corriere della Sera LA LETTURA, 27/03/2016

L'universo in 11 mila versi

Livio Partiti, Il posto delle parole, 06/02/2016

Paolo Ferrari "De Absentiae Natura"

Materiali

La parola/la cosa: lettura di Erika Carretta da De Absentiae Natura


Conversazione con Livio Partiti - "Il posto delle parole" 6/02/2016 (parte 1)


Conversazione con Livio Partiti - "Il posto delle parole" 6/02/2016 (parte 2)